Di recente abbiamo avuto il piacere di fare "due chiacchiere" con Germano Bellavia, che nella soap Un posto al sole interpreta lo storico personaggio di Guido Del Bue. Ecco cosa l'attore ci ha raccontato in una breve intervista (anche a proposito del suo nuovo film Sodoma, l'altra faccia di Gomorra).
Dopo tanti anni di Un posto al sole te la senti di fare un bilancio di questa esperienza? Aspetti positivi e negativi.
Negativi???? Direi nessuno. Sono 17 anni che faccio Un posto al sole e ringrazio Dio. Nessuno mi obbliga, anzi, ho sempre il piacere di vestire i panni di Guido, personaggio che ha avuto modo in questi anni anche di stupirmi.
Tutti gli attori delle soap sono concordi su una cosa: l’impegno su questo tipo di set è totalizzante, i tempi ristretti, si gira anche per intere giornate, e difficilmente si ha tempo per cimentarsi anche in altro. Tu come la vivi questa cosa?
Non è sempre così, spesso c’è modo di fare anche altro prendendo per tempo accordi con la redazione.
Quali sono, secondo te, i motivi per cui il personaggio di Guido piace così tanto al pubblico?
Guido è molto reale, ha una vena comica che non guasta mai e a volte è impacciato proprio come le persone che tutti i giorni si incontrano per la strada.
C’è una linea narrativa che il tuo personaggio ancora non ha avuto e che magari ti piacerebbe girare?
Nell’arco di 17 anni, credo di aver avuto modo di vivere una variegata scelta di situazioni e di storie che mi hanno fatto fare esperienza di moltissimi sentimenti. E forse è proprio per questo che Un posto al sole non mi ha mai stancato.
Se non avessi ottenuto il ruolo di Guido, quale altro personaggio della soap ti sarebbe piaciuto interpretare e perché?
Guido, solo Guido… è tagliato su di me!
Sei stato uno degli attori di UPAS impegnato nella trasferta newyorkese. Che ricordi hai di quella esperienza?
Stupendi: New York è spettacolare e ho avuto modo di stare a contatto anche con colleghi di set e di redazione con cui non sempre trascorro il mio tempo. Una bellissima esperienza che avrei voluto vivere per un anno!!!
Da cosa credi dipenda il grande successo che la soap ottiene anche oltreoceano?
Siamo il loro ricordo di un’Italia che non vivono più nel quotidiano, ma di cui - attraverso noi - si sentono parte integrante.
Sappiamo che, oltre ad esserne uno dei protagonisti, sei anche produttore insieme a Marzio Honorato del film "Sodoma, l'altra faccia di Gomorra". Ci racconti questa tua nuova esperienza?
È stato importantissimo per noi cimentarci in una nuova dimensione: stare anche dal lato produttivo è stato davvero impegnativo, visto che con i “pochi” mezzi a disposizione abbiamo dovuto friggere il pesce con l’acqua!
Abbiamo fatto un lavoro meticoloso che non ha nulla da invidiare a produzioni ben più danarose. L’esperienza con un team tutto partenopeo mi ha fatto capire il reale valore delle nostre risorse. Risorse di cui andiamo orgogliosi, dai colleghi attori, al regista, al direttore della fotografia, i montatori e tutta la squadra!
Quanto è stato difficile conciliare i tempi del set di UPAS con questo nuovo progetto, e come ci sei riuscito?
Sono già abituato a fare due lavori: quotidianamente concilio l’impegno dell’impresa di famiglia con quello di Un posto al sole. Con Sodoma i lavori sono diventati tre e la vita privata è stata pressoché nulla per mesi, ma la soddisfazione di quello che siamo riusciti a fare è stata davvero enorme.
Se nella vita non fossi diventato un attore, cosa avresti fatto?
Il team manager del Napoli…. Una passione a 360 gradi per me!
C’è qualcosa a cui hai rinunciato nella vita per inseguire questo tuo sogno di recitare?
Forse a un po’ di tempo libero, ma ne è valsa la pena… Il tempo libero senza sentirsi felici non serve a nulla!
Per concludere e salutarci, c’è qualche progetto artistico che non hai ancora realizzato e che ti piacerebbe intraprendere?
Niente di meno???? Tantissimi!!! Ogni mattina mi sveglio e penso a qualcosa… e la sera quando mi corico sogno che diventano realtà!
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