Proseguiamo con le interviste realizzate da Tv Soap con gli attori di Tempesta d'amore, direttamente sul set della soap opera tedesca. Oggi tocca a Mona Seefried, ovvero l'amatissima Charlotte.
A cura di Elisa Chieno (riproduzione vietata)
Prima di tutto grazie per aver trovato del tempo da dedicarci tra una scena e l’altra. Lei è parte di "Tempesta d’amore“ fin dalla prima puntata della prima stagione: com’è essere una delle colonne portanti della soap?
Faticoso! (ride) No, scherzo… A parte questo è ovviamente stupendo far parte di questo straordinario progetto fin dall’inizio.
Come descriverebbe l’evoluzione di Charlotte nella serie?
Un’enorme evoluzione! Credo sinceramente che Charlotte sia l’unico personaggio che ha attraversato un cambiamento così profondo, anche solo per l’aspetto fisico. Mi spiego meglio: il suo carattere di base rimane lo stesso, ma come donna è cambiata in seguito a tutto quello che le è successo. Personalmente trovo affascinante la sua trasformazione come donna.
Come si riflette quest’evoluzione su di lei come persona? Ha la sensazione che il cambiamento del suo personaggio nel corso degli anni in qualche modo abbia toccato anche lei personalmente?
Assolutamente no! Io e Charlotte non abbiamo davvero nulla in comune. Ma non è solo con Charlotte, bensì con qualunque personaggio io interpreti. Ormai faccio questo lavoro da 40 anni… davvero troppo (aggiunge in italiano ridendo) ed ho imparato a tenere ben separati il privato dal professionale.
Quanto c’è caratterialmente di Mona in Charlotte e viceversa?
Davvero poco. Forse l’amore per i figli è qualcosa che abbiamo in comune, ma per quanto riguarda l’amore per gli uomini… beh, lì non abbiamo davvero niente a che spartire: io mi comporto in modo assolutamente diverso. Insomma, per Mona... Werner non esisterebbe proprio! (conclude ridendo)
Dopo la fine del suo matrimonio con Werner e della relazione con Michael, Charlotte si è innamorata di Julius: pensa che quest’ultimo sia davvero il suo grande amore? Oppure crede che Charlotte sia ancora innamorata del suo ex marito?
Confesso che per me è difficile accettare che Charlotte non riesca a separarsi completamente da Werner nonostante tutto quello che lui le ha fatto. Al contempo, però, ha trovato in Julius un grande amore, perché è completamente diverso da tutti gli uomini da lei avuti fino ad allora. In realtà credo che quello che la lega a Werner non sia amore ma un fortissimo legame di amicizia e fiducia: dopotutto sono stati sposati per 36 anni, hanno avuto dei figli… Beh… lui di certo ne ha avuti più di me… decisamente molti più di me (ride)
In effetti coi figli di Werner si potrebbe fare una mezza squadra di calcio…
Eh sì… ne ha avuti cinque, giusto? Ormai ho perso il conto... (ride) E diventano sei se contiamo anche Alexander, anche se in realtà è biologicamente figlio di Alfons. Alexander è stato il mio “Kuckuckskind” (simpatica espressione tedesca per indicare un figlio cresciuto da un uomo che ignora di non essere il suo padre biologico)
Alla fine Charlotte e Julius si sposeranno?
Non lo so. No, sul serio: non ne ho la più pallida idea. Tutto quello che so è che si sono fidanzati ufficialmente e programmano di sposarsi. Questo è l’anello di fidanzamento di Julius! (mi mostra orgogliosa uno splendido anello che porta al dito)
Niente male…
Sì, è proprio bello! Dicevo… si vogliono sposare, ma poi ovviamente succede qualcosa che impedisce le nozze… ma al riguardo non posso davvero rivelare di più. Comunque non so davvero come si evolverà la situazione in seguito.
E lei cosa spera? Che il matrimonio alla fine si faccia?
Sì, certo: sarebbe davvero bello. Non capisco perché debba essere sempre Werner a sposarsi e Charlotte niente (ride)
Com’è recitare con Michele Oliveri (Julius) in confronto a Dirk Galuba (Werner)?
Oddio… questa è una domanda davvero difficile… Allora, con Dirk fin dal primo giorno abbiamo subito avuto un’incredibile intesa: funziona tutto alla perfezione senza che dobbiamo nemmeno pensarci. È davvero incredibile e ciò rende recitare con lui assolutamente straordinario. Con Michele è nata una fortissima amicizia e lavoriamo minuziosamente su ogni scena: devo dire che siamo un’ottima squadra. Insomma, adoro lavorare con entrambi: con Michele è più facile girare perché Dirk è prussiano mentre Michele è italiano… e amo decisamente di più gli italiani dei prussiani (ride)
Dopo Charlotte, Werner si è sempre innamorato di donne “pericolose”: secondo lei qual è il motivo?
Semplice: perché gli uomini sono sempre fatti così.
Era proprio la mia prossima domanda: crede che gli uomini siano generalmente attratti da donne “pericolose”?
Credo che sia gli uomini che le donne siano attirati da tutto ciò che è “teatrale” e le persone semplici e “normali” non ci interessano così tanto. E credo che questo valga anche per le donne. Ma va anche detto che gli uomini sono più attirati dalle donne “pericolose” perché devono lottare di più per averle, non c’è nulla di scontato… e questo le rende ai loro occhi affascinanti.
Charlotte è sempre stata un’antagonista delle varie “cattive” della serie: vede il suo personaggio come una sorta di eroina?
No, Charlotte non è un’eroina. Credo che dipenda dal formato classico di una telenovela, in cui ci deve sempre essere una buona ed una cattiva, come nelle favole. Di conseguenza io qui sono la “buona”, la madre, la donna comprensiva che ascolta tutti e perdona tutto. Ed in questa struttura narrativa è importante che la “buona” abbia un’antagonista cattiva e viceversa. Questa rivalità è importante per qualunque storia.
Come descriverebbe il rapporto tra Doris e Charlotte?
Doris mi odia profondamente, ha questa incredibile gelosia nei miei confronti. Anche Julius è geloso di Werner, ma non a quei livelli. Quello tra Doris e Charlotte è un rapporto estremamente complicato. Anzi, non definirei il loro un “rapporto”. Io ho la fortuna – o forse dovrei dire la “sfortuna” – che tutte le “cattive” della sere hanno cercato di farmi fuori (ride). Beh… per lo meno tutte quelle che abbiamo avuto finora (aggiunge ridendo). Ci hanno provato in tutti i modi e credo che Doris non farà eccezione. Insomma, il loro è un rapporto estremamente complicato.
Crede che i due personaggi abbiano qualcosa in comune o siano totalmente diversi?
No, sono molto diversi.
Pensa che un giorno Doris e Charlotte diventeranno amiche?
Credo proprio di no.
Quali differenze ha trovato tra Doris e la cattiva che l’ha preceduta: Barbara von Heidenberg?
Ho trovato Barbara molto più sottile e di conseguenza molto più pericolosa: aveva un certo fascino, un non so che di amabile che nascondeva quanto brutale e spietata potesse essere. Doris, al contrario, è molto più diretta, in un certo senso più prevedibile.
Cosa penserebbe se in futuro il suo personaggio avesse un’evoluzione che lo portasse a diventare più negativo? Troverebbe questo sviluppo interessante o ritiene invece che Charlotte debba rimanere un personaggio positivo?
Credo che sarebbe estremamente interessante da recitare. Troverei affascinante se da da “buona a tutto tondo” dovesse iniziare ad acquisire delle sfaccettature negative. Ma non so proprio se avverrà.
Nel corso della sua carriera ha interpretato più ruoli positivi o negativi?
Non saprei dire: ho interpretato davvero di tutto. E devo dire “grazie al cielo”! Ho interpretato tutti i possibili personaggi e questo è uno degli aspetti più entusiasmanti di questo lavoro.
Può dirci qualcosa sull’evoluzione futura del suo personaggio?
Succederanno un bel po‘ di cose interessanti, ma di più non posso rivelare… è una sorpresa (aggiunge in perfetto italiano).
Se ne avesse la possibilità, quale storia scriverebbe per Charlotte?
Oddio… questa è davvero difficile. Allora… vediamo… troverei molto interessante se Charlotte lasciasse finalmente l’appartamento dei Saalfeld e andasse a vivere in una casa tutta sua insieme a Julius, ovviamente nelle vicinanze del Fürstenhof. Mi piacerebbe che iniziasse a costruirsi una propria vita e facesse un lavoro interessante… Insomma, che non si limitasse ad organizzare eventi di beneficienza.
Magari direttrice amministrativa del Fürstenhof?
No, preferirei trovasse un lavoro fuori dall’hotel.
Passiamo a parlare di lei come attrice: quando ha deciso di fare questo mestiere?
Fin da bambina. Sono nata in una famiglia di artisti ed i miei genitori erano musicisti di fama mondiale: mia madre era una famosissima cantante di opera lirica e mio padre violinista.
E anche lei sa cantare o suonare?
Sì, fin da bambina suono il pianoforte ed ho sempre cantato: ho partecipato ad un programma musicale in televisione e anche recitato in molti musical.
E canta ancora?
Purtroppo lavorando qui non ne ho l’occasione, ma la scorsa primavera abbiamo organizzato una serata di beneficienza organizzata da Michele dal titolo “Siamo con voi”, in favore dei terremotati dell'Emilia. E in quell’occasione ho anche cantato.
Ha lavorato anche in teatro?
Moltissimo!
Quali differenze ha riscontrato in confronto al lavoro in televisione?
È assolutamente impossibile fare un confronto: il teatro e la televisione o i film sono qualcosa di profondamente diverso. Sono proprio due lavori diversi.
Quale di questi due mestieri preferisce?
Se devo essere sincera ho sempre trovato fantastico il lavoro "live“ in teatro di fronte al pubblico: sono le vere radici del lavoro di attore, è incredibilmente entusiasmante. Nel nostro gergo il teatro rappresenta la “totalità”, richiede tutto te stesso e d conseguenza è necessaria una recitazione particolare. Al contrario, ciò che amo del lavorare con la telecamera è che è un lavoro molto più intimo: si possono interpretare dei dettagli minuscoli perché la cinepresa è vicina, il che ovviamente è impossibile sul palcoscenico. Ma il teatro era e rimane la mia grande passione.
Cosa consiglierebbe ai giovani che sognano di diventare attori?
Di non fare questo lavoro.
Come mai?
Perché al giorno d’oggi è una catastrofe!
Si riferisce alla Germania o in generale?
No, credo che la situazione sia drammatica in tutta l’Europa. È una catastrofe, dico sul serio.
Sia in teatro che in televisione?
Purtroppo sì. Non sono abbastanza vecchia per poterlo dire, ma molto tempo fa la situazione era di gran lunga migliore di adesso: ora è tutto commerciale, così veloce, e anche i format sono completamente cambiati. In tutta onestà non consiglierei a nessun giovane di intraprendere questa strada come professione.
Com’è lavorare in una soap? Trova la lunga routine quotidiana molto faticosa?
È il lavoro più difficile che abbia mai fatto in tutta la mia vita!
Per via dei copioni da imparare?
No, il problema sono i tempi: questa incredibile pressione… ci si sente come se si corresse nella ruota di un criceto! Non c’è tempo per preparare qualcosa in pace... Mi spiego: trovo assolutamente fantastico lavorare qui e credo sia un’esperienza a cui non rinuncerei per nulla al mondo. Se per assurdo tra un milione di anni “Tempesta d’amore” dovesse finire ed io dovessi ancora essere viva, però, non lavorerei mai in un’altra telenovela.
Questa è stata la sua prima esperienza in una telenovela?
Sì, è la prima volta. E dopo otto anni devo dire che è un’esperienza davvero incredibile.
Questo lavoro le dà il tempo di prendere parte ad altre rappresentazioni?
No, purtroppo no. Ed è questo il principale svantaggio: quando reciti qui, esiste solo “Tempesta d’amore”, non hai tempo per nient’altro. E di conseguenza viene a mancare una grossa parte della vita.
Lei è nata a Vienna, ma vive qui a Monaco. Sappiamo però che ha anche un forte legame con l’talia…
Sì, la considero davvero come la mia seconda patria, tanto che ho acquistato una casa nelle Marche. Tra l’altro, la mia trisnonna era italiana. Vorrei poter andare in Italia più spesso, ma purtroppo manca il tempo. Nel vostro Paese mi sento davvero a casa e purtroppo non riesco a venirci spesso come vorrei.
Anche suo marito è un attore ed un paio di anni fa ha interpretato un breve ruolo qui a "Tempesta d’amore“: ha lavorato insieme a lui anche in altre produzioni?
Sì, in molti spettacoli ed è proprio così che ci siamo conosciuti. Abbiamo girato in una serie insieme vent’anni fa e ci siamo sposati: abbiamo festeggiato il ventesimo anniversario proprio il 4 dicembre… Non avrei mai pensato che sarei rimasta sposata così a lungo! (ride) E credo nemmeno lui l’avrebbe mai immaginato… (aggiunge ridendo)
Aveva già lavorato con alcuni dei suoi attuali colleghi prima di "Tempesta d’amore“?
Devo pensarci… No, direi nessuno.
C’è qualcuno in particolare con cui ama girare?
È difficile a dirsi. Dipende molto dall’umore di ognuno al momento (ride) È difficile da dire, perché il bello di "Tempesta d’amore“ è che siamo davvero una squadra: non c’è assolutamente competizione. E questo è fantastico e, soprattutto, molto raro.
In generale, cosa le piace particolarmente di "Tempesta d’amore“?
Come dicevo, il team. E dopo così tanto tempo si diventa davvero uniti. E non mi riferisco solo agli attori, ma a tutti i tecnici, costumisti, truccatori, ecc. Siamo davvero una cosa sola. Tutto questo è davvero specale.
E che cosa, invece, l’ha sorpresa?
Tutto! La primissima settimana che ho lavorato qui ero sconvolta. Pensavo: “Non posso farcela, non posso assolutamente farcela: i copioni da imparare, tutte le scene, tutto così veloce”. Ero davvero sconvolta. Ed ora vedo che succede ad ogni nuovo attore che arriva qui: è una cosa normale per chi non ci è abituato. Ecco… diciamo che se lo avessi saputo forse non avrei ma firmato il contratto. (ride)
Come mai ha deciso di lavorare in una telenovela? Voleva provare qualcosa di diverso?
Quando ho ricevuto l’offerta, mi sono sentita onorata di lavorare in una grande serie. Inoltre volevo imparare a lavorare in un format diverso da quelli a cui ero abituata. Ma, soprattutto, all’inizio erano previste solo cento puntate ed io avevo per l’appunto firmato per queste cento puntate, così come tutti i miei colleghi. Avevo pensato “Ma sì… cento puntate posso anche farle”. Chi avrebbe pensato che saremmo arrivati a 1700?
Tra le otto stagioni della soap ce n’è una che l’ha colpita particolarmente?
Per quanto riguarda la storia d’amore, la mia preferita in assoluto è sicuramente la quarta stagione, con Martin Gruber (Felix) e Ivanka Brekalo (Emma). L’ho trovata davvero fantastica: c’era così tanto amore e c’era una grande empatia verso la coppia protagonista, tutti speravamo che un giorno sarebbero stati insieme. E poi ho amato quella in cui il Fürstenhof esplode: il matrimonio di Robert ed Eva è stato favoloso. L’ho trovata una stagione davvero forte.
C’è una scena tra quelle da lei girate per “Tempesta d’amore” che preferisce in assoluto?
Dopo 1700 puntate è davvero impossibile sceglierne una...
Cosa pensa della fama? La ritiene qualcosa di positivo o negativo?
È bello quando funziona, quando la vedi crescere pian piano con il tuo lavoro. Tuttavia bisogna essere prudenti e, soprattutto, bisogna comportarsi in modo molto cauto con i fan, perché i fan di una telenovela sono molto diversi di quelli del teatro o di un film.
Mi spiego meglio: i telespettatori ci vedono in televisione ogni giorno e per loro finiamo per diventare una specie di soprammobile, non c’è più la giusta distanza. Di conseguenza a volte i fan ti sentono troppo vicino, molto più di come a mio avviso dovrebbe essere. Vedendoti sullo schermo ogni singolo giorno, molti finiscono per pensare che ti conoscono come persona, pensano che vederti in tv sia come vederti in panificio o dal macellaio. La linea di separazione tra realtà e finzione finisce spesso per essere cancellata. Insomma, la fama che si ottiene attraverso una telenovela non è la stessa che otterresti recitando in un film di James Bond, non c’è la stessa evidente distanza.
Utilizza spesso i social network? In che modo si tiene in contatto con i suoi fan?
Ho una mia fanpage uffciale che gestisco personalmente, ma ne esiste anche un’altra – “Mona Seefried fanpage”- gestita da una fan tedesca. E poi c’è la “Werner e Charlotte Fanpage”, creata da una fan italiana, Marianna Medri, che posta sempre foto di me e “Werner”… e onestamente non ho la più pallida idea da dove le prenda (ride)! Uso abbastanza regolarmente facebook: metto foto, messaggi, materiale vario. Devo però dire che, a differenza di alcuni miei colleghi qui a “Tempesta” che hanno un rapporto molto intimo con i fan, io credo che sia giusto mantenere una certa distanza.
Infine parliamo del futuro: ha già dei piani per la sua carriera?
Ovviamente! (ride) Ne avrei molti, ma bisogna vedere se si possono conciliare con “Tempesta”. Ho la grande fortuna di poter girare in questi giorni un film in contemporanea alle riprese per la soap.
Un film per il cinema?
No, un film per la televisione: mi piacerebbe lavorare nel cinema, ma purtroppo non è possibile per via degli impegni con “Tempesta d’amore”.
Crede che rimarrà ancora a lungo a "Tempesta“?
Non lo so proprio: bisognerebbe chiederlo alla ARD (la rete televisiva tedesca che produce la soap, ndr). Per quanto mi riguarda, spero di sì: sarei felice se Charlotte rimanesse ancora a lungo (conclude con un sorriso)!
A cura di Elisa Chieno
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Foto di scena: ARD / Ann Paur